Ordine Salomonico Tempio Alta Magia Alk Kass

L’ORDINE SALOMONICO TEMPIO ALTA MAGIA ALK KASS nasce nel 1973 dal suo fondatore il MAGUS THOT CASTELLI cresciuto dai più grandi Maghi ed Esoteristi iniziati del 900’ il primo ad avere un’attività a Milano con argomenti legati al Mondo dell'Occulto, e della Sacralità Magica.

L’ORDINE SALOMONICO TEMPIO ALTA MAGIA ALK KASS ha come scopo la preservazione, la divulgazione e la pratica della vera tradizione magica salomonica, formando iniziati capaci a loro volta di preservare tale arte e divulgarla ai meritevoli di tale missione negli anni a venire.

Purtroppo, oggi giorno l’avvento di Internet e dell’impoverimento di molte case editrici e di pseudo truffaldini e finti iniziati  hanno traviato concetti basici e superiori della Magia Salomonica tanto da storpiarne il suo vero intrinseco significato iniziatico così da rovinarne ai veri cultori il vero “SAPERE MAGICO” preservato da secoli da iniziato ad iniziato; così l’ L’ORDINE SALOMONICO TEMPIO ALTA MAGIA ALK KASS dal 1973 si occupa di portare all’evoluzione iniziatica quelle persone dotate secondo la tradizione di quei “NUMERI” pronti a farli emergere nel mondo dell’invisibile OCCULTO attraverso sette gradi iniziatici capaci di trasformare la persona indotta allo studio al perfetto  esempio di INIZIATO.

L’ORDINE SALOMONICO TEMPIO ALTA MAGIA ALK KASS oggi diretto dai gemelli MAGUS SAMUEL ed ENRICO con sede nel Tempio Alk Kass di Milano continuano incessantemente la preparazione degli iniziati attraverso i loro studi e la loro pratica.

Chiunque può diventare Mago purché lo voglia veramente. Però è fuor di dubbio che il candidato deve possedere in partenza delle qualità che non tutti hanno, qualità che vanno coltivate e sviluppate. Il vero mago dovrà dedicare la sua esistenza a risvegliare sé stesso al conseguimento del fine ultimo che si è prefisso. Egli deve sapere che la strada da percorrere è lunga e difficile, irta di pericoli e di asperità, e che si tratta di passare dalla “porta stretta”.

Il pericolo più subdolo per lo studente, si cela paradossalmente proprio nei libri di magia. Chi volesse interpretarli secondo il significato letterale delle parole e dei termini, infatti, non giungerebbe a capo di nulla. Per interpretare i simboli nel loro esatto significato è necessario duellare e districarsi con le allegorie e le allusioni criptiche, i doppi sensi, le maliziose insidie che alcuni autori hanno abilmente seminato fra le righe, senza dimenticare il gergo convenzionale dell’epoca medievale che ormai è parte del nostro passato remoto.

Ad ogni buon conto ci si ricordi che la pratica come, del resto in qualunque altra disciplina di vita insegna più di cento libri. Quindi l’aspirante mago dovrà sforzarsi di essere continuamente attivo e ardito. Sapere, Volere, Osare, Tacere, questi devono essere gli imperativi di colui che affronta il cammino iniziatico. Fatte salve queste premesse veniamo ora a parlare degli attributi che distinguono il mago da una persona comune.

CORAGGIO

II  mago  deve vincere la paura che  inevitabilmente lo  assale durante il cammino iniziatico. Così come la fretta è una cattiva consigliera la paura è un fantasma che ci rende impotenti e incapaci di agire, tremanti dinnanzi all’imponderabile. È uno degli ostacoli più difficili da superare, specialmente durante le operazioni di Alta Magia quando siamo tremendamente soli dinnanzi all’Universo. La fiamma della Volontà non deve mai venir meno anche di fronte alle tempeste più violente, solo cosi potremo vincere la paura e domarla.

EQUILIBRIO

Se alcuni profani venissero a conoscenza del nostro interesse per le arti occulte, oltre a ridere di noi, non esiterebbero un solo istante a consigliarci una immediata visita dallo psichiatra. Certe volte, di fronte ad eventi assolutamente fuori dalla norma noi stessi saremo tentati dal chiederci se non stiamo perdendo il lume della ragione. Anche, alcuni esercizi che tendono a esaltare l'immaginazione possono effettivamente spingerci verso uno squilibrio psichico che può sfociare in uno stato di dissociazione con evidenti pericoli per la salute mentale. Non è una cosa da sottovalutare, anzi, il pericolo è più reale di quel che si creda.

Anche qui occorre agire con estrema gradualità e prudenza, le potenzialità del cervello umano sono paragonabili ad una bomba di tremenda potenza, il mago provetto cerca di sfruttarne il potenziale per gradi, l'incauto corre 4 rischio di farla esplodere. Sapendo che durante la pratica possono insorgere fenomeni di tal fatta è necessario mantenere l'autocontrollo in quanto col tempo sopravverrà una forma superiore di unità.

DECISIONE

E bene, l’ho già detto, non tergiversare più di tanto se si devono prendere delle decisioni importanti. L’azione è determinante e chi temporeggia troppo davanti ai problemi rischia di rimanere indietro. Mi rendo perfettamente conto che alcune volte non è piacevole imbarcarsi in certe “avventure”, ma ciò è necessario se si vuole giungere alla meta e del resto una volta presa la decisione di agire ci si renderà conto che la realtà non è poi cosi brutta come sembrava.

SICUREZZA

L’azione magica presuppone una notevole sicurezza nei gesti e nei movimenti, in special modo durante le evocazioni. Nessun tremito nella voce ne movimenti goffi e impacciati, quando i rituali vengono eseguiti fedelmente non ci possono essere pericoli di sorta. Comunque è bene non scordare mai che anche gli attori dilettanti prima della recita fanno le prove.

INTUIZIONE

L’intuizione è una dote che ogni buon mago dovrebbe coltivare quasi quotidianamente con specifici esercizi di divinazione poiché è alla base di ogni attività magica. Con l’intuizione si penetra nell’intima essenza delle cose senza alcun bisogno di ragionamento logico e razionale; è come se una parte sconosciuta del nostro io sapesse individuare la via giusta e l'esatto simbolo da seguire senza aver ricevuto alcuna conoscenza diretta. All’inizio è una facoltà molto difficile da coltivare ma con l’esercizio costante delle arti mantiche è possibile giungere ad agire correttamente e correntemente per via intuitiva.

L’IMMAGINAZIONE

L’immaginazione è la facoltà specifica di chi riesce a pensare senza regole ne schemi fissi riuscendo ad associare liberamente tutti i dati di una qualunque esperienza. Anche questa dote viene esaltata dall’uso degli strumenti divinatori a disposizione dello studente e anche da alcuni esercizi specifici cui accennerò nel proseguo di quest’opera. È bene che l'aspirante si prepari con dovizia al momento in cui avrà a che fare con la mente superiore; per fare questo egli deve, ora, nutrire la sua mente con immagini e simboli che lo aiutino ad elevarsi. Quando il mago immagina, crea effettivamente una forma sul Piano Astrale e questa diviene oggettiva e reale per gli esseri che abitano su quel determinato piano così come lo sarebbe per noi sul piano terreno. Una di queste forme vitalizzate può essere usata in magia per scopi pratici  (tale è un Talismano). L’immaginazione deve sempre essere distinta dalla fantasia che crea solo simulacri vuoti. L’immaginazione è un processo della mente ordinaria mirato ad ottenere determinati risultati.

VOLONTA’

Ho volutamente lasciato per ultima la facoltà che in magia è di gran lunga la più significativa. La volontà è alla base dell’attività magica, non per nulla è simboleggiata dall’Altare (volontà grezza) e dalla Bacchetta del Comando (volontà diretta). Tutti i principali esercizi pratici (concentrazione, meditazione, evocazione, ecc.) sono diretti e mirati ad esaltare la volontà verso un fine ben determinato ed è evidente che. se manca questa, viene a crollare tutto l'edificio magico che si tenta faticosamente di costruire. Lo stesso Dio è paragonabile ad una volontà pura che si propaga come un’onda d’urto all’infinito e non è bugiardo quel detto che giura che la volontà sposta anche le montagne. In magia è l’immaginazione esaltata e infiammata che dirige la forza di volontà e che la fissa sul fine desiderato, così è nell’arte talismanica e nei rituali evocativi. Bisogna porre molta attenzione tra desiderio e volontà, per questo nelle formule cerimoniali non si dice : “Io desidero”. Ma : “Io voglio”.

UMILTA’

Gli antichi grimoires di magia sono pressoché concordi nel raccomandare la massima umiltà nei confronti degli Spiriti Celesti e delle Emanazioni che si intendono evocare. Effettivamente non ci si deve mai dimenticare che gli Spiriti sono creature che devono servire il mago e non viceversa, e che gerarchicamente questi gli sono inferiori e gli debbono quindi obbedienza e servigi. Queste condizioni non valgono per le Invocazioni agli Dei che gli sono superiori. Ciò è tanto più vero quanto più è elevata la natura del Dio.

PAZIENZA

E’ una virtù indispensabile e, purtroppo, sempre più rara negli individui che si occupano di magia. L’aspirante mago deve armarsi di una buona dose di pazienza soprattutto durante i primi, incerti passi. Prima di ottenere dei risultati apprezzabili occorrono molti mesi di pratica e questo vale anche per le operazioni di meditazione e concentrazione ragion per cui pazienza e volontà vanno di pari passo.

PRUDENZA

Guai a colui che dimostra avventatezza e incoscienza. In magia occorre procedere per gradi, a piccoli passi, senza voler bruciare le tappe.

SEGRETEZZA

Tacere è uno degli imperativi già proposti. Nessuno che non sia degna di essere informato dei progressi e dell’attività magica deve sapere quello che stiamo facendo. La veste con cui il mago si copre simboleggia il segreto iniziatico che protegge tutti i Fratelli. Non è neppure consigliabile circondarsi di un alone di segretezza che acuisce il mistero e ingenera troppe curiosità.

RISPETTO

Lo studente deve essere sommamente rispettoso di tutto ciò che vive e lo circonda. Dal più insignificante degli insetti al più umile dei pezzenti, tutti stanno percorrendo il loro cammino evolutivo e, quand’anche fossero di intralcio, vanno comunque considerate creature degne di rispetto.

IGIENE E ALIMENTAZIONE

Raccomando la massima pulizia corporale prima e dopo i vari esercizi e rituali, con frequenti abluzioni, docce e frizioni, si usino sempre abiti puliti e si osservi scrupolosamente un regime di vita attiva per quanto è possibile, sole, luce naturale, aria fresca, frequenti passeggiate. Non è necessario essere vegetariani e neppure astemi, l’importante è la moderazione, E’ auspicabile e quasi categorico un giorno completo di digiuno in corrispondenza con il Plenilunio.

CASTITA

Durante i giorni dedicati alle operazioni magiche dovrà essere assoluta (a meno che le operazioni evocative non prevedano il contrario). Ve da aggiungere che uno stato assoluto di castità può ingenerare frustrazioni e conflitti inferiori che possono sfociare in tensioni emotive e nevrosi vere e proprie. E’ preciso dovere, per il mago, tendere alla perfezione in ogni cosa, ma questo, sono il primo ad ammetterlo, può aversi soltanto quando lo stato di equilibrio è tale che già è possibile parlare di Maestro di Magia. Per i primi tempi ci si dovrà accontentare di frenare gli impulsi il più possibile, anche se è preferibile allentare le tensioni emotive scaricando l’energia piuttosto che obbligarsi ad una continenza rigida e fuorviante. Con il tempo verrà naturale risolvere questo problema. Non ci si dimentichi, ad ogni modo, che la magia è cosa diversa dal misticismo.

Per chi si rispecchiasse in queste qualità capaci di ardere assopite in ognuno di voi, potrete contattarci via email al modulo nella sezione contatti fornendoci i vostri dati anagrafici quali NOME di BATTESIMO, DATA di NASCITA e LUOGO di NASCITA così da poter valutare la Vostra candidatura.